Il 2015 è un anno che ha segnato l'Europa con due gravi attentati di stampo terroristico entrambi messi a segno a Parigi.
All'inizio dell'anno, dopo i fatti di Charlie Hebdo, l'opinione pubblica europea ed i social media iniziarono a gettare fango su tutti i possibili sospetti alimentando la macchina del terrorismo attraverso l'aumento della diffidenza.
Dopo i fatti di Charlie Hebdo ero molto scosso, come lo erano tutti, ma i commenti che vedevo su FB mi facevano quasi più paura dei fatti accaduti! Pensai allora ad un modo per far riflettere sulle meccaniche del terrorismo. Oggi, dopo i fatti di Parigi ho pensato di raccontarvi di come ho usato Lupus in Tabula per far riflettere un gruppo di giovani sulle dinamiche del terrorismo.
Se non conoscete Lupus vi siete persi uno dei migliori party game italiani di sempre. Nel gioco sono presenti due fazioni: i lupi hanno come scopo quello di riuscire a uccidere tutti i contadini; i contadini devono riuscire ad individuare i lupi ed ucciderli prima che il villaggio sia sterminato.
Ho fatto decine di partite a Lupus nel corso degli anni, all'interno dei gruppi che seguivo e con amici, ed ho sempre notato che, sotto sotto, le dinamiche che si instaurano durante le partire sono profondamente negative. |I lupi di notte scelgono una preda e di giorno screditano e gettano confusione nel villaggio facendo in modo che i contadini di giorno reagiscono in preda al panico ed incolpino qualcuno del villaggio del terribile fatto mettendolo sul patibolo! Dopo i fatti di Charlie Hebdo mi è venuto in mente che queste dinamiche sono le stesse sulle quali fa leva il terrorismo e quindi mi sono detto: perchè non usarle per far riflettere sul terrorismo?
Ho provato ad utilizzarlo durante un incontro del gruppo giovani della mia unità pastorale. Erano passate alcune settimane dai fatti di Charlie Hebdo. Ho quindi deciso di non affrontare il tema direttamente ma di chiedere ai giovani se quella sera volevano giocare a Lupus rispetto al normale incontro del gruppo e la risposta è stata unanime "SI!".
Il gruppo era numeroso quella sera, più di 20 persone e, come al solito, io facevo il moderatore. La partita è durata più di un ora, tanti sospetti, tante notti con vittime tra i contadini, tanti contadini uccisi senza ragione durante il giorno... i Lupi stavano quasi per vincere quando alla fine il gruppo ormai decimato è riuscito ad invidiuarli proprio prima che vincessero! Quanta fatica e quante vittime.
Terminata la partita ho chiesto ai giovani se qualcuno sapeva perchè avessimo giocato a Lupus quella sera. La maggior parte dei ragazzi non aveva capito la relazione con i fatti di Charlie Hebdo, ma alcuni si. Ho chiesto a ciascuno di motivare la propria scelta in modo da capire se avevano visto le stesse cose avevo visto io nelle dinamiche di gioco e devo essere soddisfatto la risposta è stata SI!!!
Ho concluso raccontando ai ragazzi che l'unica maniera sensata per riuscire a vincere il gioco del terrorismo è smettere di giocare al loro gioco. Gettare fango e diffidenza nelle comunità non aiuta a scoprire chi è il terrorista, aiuta soltanto il terrorista a vincere la partita!
Se qualcuno volesse usare questa tecnica oggi, ad alcune settimane dai fatti di Parigi, mi faccia sapere come è andata.
Un abbraccio
Matteo
All'inizio dell'anno, dopo i fatti di Charlie Hebdo, l'opinione pubblica europea ed i social media iniziarono a gettare fango su tutti i possibili sospetti alimentando la macchina del terrorismo attraverso l'aumento della diffidenza.
Dopo i fatti di Charlie Hebdo ero molto scosso, come lo erano tutti, ma i commenti che vedevo su FB mi facevano quasi più paura dei fatti accaduti! Pensai allora ad un modo per far riflettere sulle meccaniche del terrorismo. Oggi, dopo i fatti di Parigi ho pensato di raccontarvi di come ho usato Lupus in Tabula per far riflettere un gruppo di giovani sulle dinamiche del terrorismo.
Se non conoscete Lupus vi siete persi uno dei migliori party game italiani di sempre. Nel gioco sono presenti due fazioni: i lupi hanno come scopo quello di riuscire a uccidere tutti i contadini; i contadini devono riuscire ad individuare i lupi ed ucciderli prima che il villaggio sia sterminato.
Ho fatto decine di partite a Lupus nel corso degli anni, all'interno dei gruppi che seguivo e con amici, ed ho sempre notato che, sotto sotto, le dinamiche che si instaurano durante le partire sono profondamente negative. |I lupi di notte scelgono una preda e di giorno screditano e gettano confusione nel villaggio facendo in modo che i contadini di giorno reagiscono in preda al panico ed incolpino qualcuno del villaggio del terribile fatto mettendolo sul patibolo! Dopo i fatti di Charlie Hebdo mi è venuto in mente che queste dinamiche sono le stesse sulle quali fa leva il terrorismo e quindi mi sono detto: perchè non usarle per far riflettere sul terrorismo?
Ho provato ad utilizzarlo durante un incontro del gruppo giovani della mia unità pastorale. Erano passate alcune settimane dai fatti di Charlie Hebdo. Ho quindi deciso di non affrontare il tema direttamente ma di chiedere ai giovani se quella sera volevano giocare a Lupus rispetto al normale incontro del gruppo e la risposta è stata unanime "SI!".
Il gruppo era numeroso quella sera, più di 20 persone e, come al solito, io facevo il moderatore. La partita è durata più di un ora, tanti sospetti, tante notti con vittime tra i contadini, tanti contadini uccisi senza ragione durante il giorno... i Lupi stavano quasi per vincere quando alla fine il gruppo ormai decimato è riuscito ad invidiuarli proprio prima che vincessero! Quanta fatica e quante vittime.
Terminata la partita ho chiesto ai giovani se qualcuno sapeva perchè avessimo giocato a Lupus quella sera. La maggior parte dei ragazzi non aveva capito la relazione con i fatti di Charlie Hebdo, ma alcuni si. Ho chiesto a ciascuno di motivare la propria scelta in modo da capire se avevano visto le stesse cose avevo visto io nelle dinamiche di gioco e devo essere soddisfatto la risposta è stata SI!!!
Ho concluso raccontando ai ragazzi che l'unica maniera sensata per riuscire a vincere il gioco del terrorismo è smettere di giocare al loro gioco. Gettare fango e diffidenza nelle comunità non aiuta a scoprire chi è il terrorista, aiuta soltanto il terrorista a vincere la partita!
Se qualcuno volesse usare questa tecnica oggi, ad alcune settimane dai fatti di Parigi, mi faccia sapere come è andata.
Un abbraccio
Matteo
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