Sabato 7 Maggio 2016, in più di 50 città italiane si è tenuto lo SlotMob Fest! un occasione per dire NO al crescente numero di concessioni per il gioco d'azzardo che il governo italiano sta concedendo.
Putroppo Sabato non ho potuto partecipare allo SlotMob di Milano, ancora debilitato dalla varicella in corso. Tuttavia ho avuto il piacere di seguire sui social network l'evolversi della giornata e vedere migliaia di persone presenti a di NO a questo crescente diffusione del gioco d'azzardo in italia.
E pensare che quando ero piccolo ero cosi orgoglioso del mio paese! Nei film americani si vedevano persone andare a Las Vegas o Atlantic City a cercare fortuna alle slot machine ed ai tavoli da gioco. È vero anche da noi era possibile farlo recandosi a San Remo o nei pochi posti nel quale c'erano sale per il gioco d'azzardo. Ma non era una cosa cosi diffusa.
Devo proprio essere onesto, ero veramente orgoglioso del nostro paese che vietava i giochi di carte e dadi nei bar di paese per evitare che il gioco d'azzardo dilagasse. L'unica concessione che la gente aveva per il gioco d'azzardo era la lotteria di capodanno, il totocalcio ed il lotto e forse non potevamo neppure definirli come tali.
Crescendo vidi l'aumentare delle lotterie nazionali, che passarono da una, quella della befana per intenderci, a molte... per poi introdurre le lotterie istantanee, fino ad aumentare le possibilità di vincita del totocalcio ed il lotto.
A 16 anni avevo già l'orticaria quando sentivo parlare di gioco d'azzardo. Sarà forse perchè avevamo vissuto da vicino le vicende di chi aveva perso tutto al gioco, sarà perchè mio padre lavorava tanto per portare a casa il suo stipendio, e sarà anche perchè non ho mai capito l'ebrezza di giocare a soldi... ma più crescevo e più vedevo che giocare d'azzardo non aveva nessun significato per me.
Durante l'università, in Italia vennero introdotte le prime slot machine, lo so perchè negli anni del laboratorio di cibernetica dell'università i miei compagni collaboravano alla costruzione sistemi di verifica della guardia di finanza. Penso fosse il 2000, ed erano ancora pochi i luoghi dove si poteva trovare una slot machine. Ma nel giro di 10 anni la situazione peggiorò sempre di più.
I bar furono costretti dalle leggi di mercato ad introdurre le slot machine ed il governo inizio una politica dell'utilizzo del gioco d'azzardo come strumento per fare cassa. L'idea fu geniale... aumentarono le vincite così la gente iniziò a giocare di più con la sensazione di riuscire a portare a casa qualcosa. Grazie questa politica non ci volle molto a trasformare ogni bar in un piccolo centro d'azzardo ed veder nascere e sorgere sale VLT e Slot nelle zone meno belle della città.
Putroppo il gioco d'azzardo è un problema per ogni società e solo formando rete tra le associazioni ed aiutando le persone in difficoltà possiamo pensare di curare la grande ferita che sta dilaniando il nostro paese.
Ricordo ancora con nostalgia quando da piccolo giravo per le strade di paese e vedevo i bar pieni di adulti ed anziani che ridevano e scherzavano, magari con qualche bianchino di troppo in corpo, ma con il sorriso sulle labbra.
Ora invece molti bar sono diventati luoghi di solitudine e disperazione.
Per chi, come me, crede che il gioco sia uno strumento educativo, è veramente brutto vedere come il gioco d'azzardo trasformi la società e sia dato come un modo per avere successo nella vita! Chi non ricorda la pubblicità: "ti piace vincere facile" o quelle lotterie nelle quali vinci un vitalizio!
Per quello che può contare continuerò a promuovere il gioco coi bimbi e ragazzi sperando di insegnare loro che giocare è bello e che è molto meglio "mettersi in gioco" piuttosto che giocare d'azzardo!
Segnalo il sito http://www.dovegioco.net/ dove potrete trovare informazioni sul movimento SlotMob!
A presto!
Matteo
Putroppo Sabato non ho potuto partecipare allo SlotMob di Milano, ancora debilitato dalla varicella in corso. Tuttavia ho avuto il piacere di seguire sui social network l'evolversi della giornata e vedere migliaia di persone presenti a di NO a questo crescente diffusione del gioco d'azzardo in italia.
E pensare che quando ero piccolo ero cosi orgoglioso del mio paese! Nei film americani si vedevano persone andare a Las Vegas o Atlantic City a cercare fortuna alle slot machine ed ai tavoli da gioco. È vero anche da noi era possibile farlo recandosi a San Remo o nei pochi posti nel quale c'erano sale per il gioco d'azzardo. Ma non era una cosa cosi diffusa.
Devo proprio essere onesto, ero veramente orgoglioso del nostro paese che vietava i giochi di carte e dadi nei bar di paese per evitare che il gioco d'azzardo dilagasse. L'unica concessione che la gente aveva per il gioco d'azzardo era la lotteria di capodanno, il totocalcio ed il lotto e forse non potevamo neppure definirli come tali.
Crescendo vidi l'aumentare delle lotterie nazionali, che passarono da una, quella della befana per intenderci, a molte... per poi introdurre le lotterie istantanee, fino ad aumentare le possibilità di vincita del totocalcio ed il lotto.
A 16 anni avevo già l'orticaria quando sentivo parlare di gioco d'azzardo. Sarà forse perchè avevamo vissuto da vicino le vicende di chi aveva perso tutto al gioco, sarà perchè mio padre lavorava tanto per portare a casa il suo stipendio, e sarà anche perchè non ho mai capito l'ebrezza di giocare a soldi... ma più crescevo e più vedevo che giocare d'azzardo non aveva nessun significato per me.
Durante l'università, in Italia vennero introdotte le prime slot machine, lo so perchè negli anni del laboratorio di cibernetica dell'università i miei compagni collaboravano alla costruzione sistemi di verifica della guardia di finanza. Penso fosse il 2000, ed erano ancora pochi i luoghi dove si poteva trovare una slot machine. Ma nel giro di 10 anni la situazione peggiorò sempre di più.
I bar furono costretti dalle leggi di mercato ad introdurre le slot machine ed il governo inizio una politica dell'utilizzo del gioco d'azzardo come strumento per fare cassa. L'idea fu geniale... aumentarono le vincite così la gente iniziò a giocare di più con la sensazione di riuscire a portare a casa qualcosa. Grazie questa politica non ci volle molto a trasformare ogni bar in un piccolo centro d'azzardo ed veder nascere e sorgere sale VLT e Slot nelle zone meno belle della città.
Putroppo il gioco d'azzardo è un problema per ogni società e solo formando rete tra le associazioni ed aiutando le persone in difficoltà possiamo pensare di curare la grande ferita che sta dilaniando il nostro paese.
Ricordo ancora con nostalgia quando da piccolo giravo per le strade di paese e vedevo i bar pieni di adulti ed anziani che ridevano e scherzavano, magari con qualche bianchino di troppo in corpo, ma con il sorriso sulle labbra.
Ora invece molti bar sono diventati luoghi di solitudine e disperazione.
Per chi, come me, crede che il gioco sia uno strumento educativo, è veramente brutto vedere come il gioco d'azzardo trasformi la società e sia dato come un modo per avere successo nella vita! Chi non ricorda la pubblicità: "ti piace vincere facile" o quelle lotterie nelle quali vinci un vitalizio!
Per quello che può contare continuerò a promuovere il gioco coi bimbi e ragazzi sperando di insegnare loro che giocare è bello e che è molto meglio "mettersi in gioco" piuttosto che giocare d'azzardo!
Segnalo il sito http://www.dovegioco.net/ dove potrete trovare informazioni sul movimento SlotMob!
A presto!
Matteo
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