mercoledì 20 marzo 2019

Il gioco di ruolo è tra i migliori strumenti educativi


Oggi è giunta alla mie orecchie digitali un nuovo articolo che parla del gioco di ruolo come un passatempo pericoloso. L'artefice di questa ennesima accusa al mondo del gioco è il giornalista Andrea Bonzi che scrive sul Resto del Carlino l'articolo "Giochi di Ruolo, una galassia pericolosa".

Per chi legge il mio blog o segue i miei pezzi sulla rivista ioGioco, sa benissimo che la mia passione ludica nasce all'età di 13 anni. Quando per stare vicino ad un amico che aveva avuto una ferita sotto il piede suturata con diversi punti a seguito di un tuffo nelle acque allora strappate all''inquinamento del magico lago d'orta.

Avevo già scritto un pezzo dal titolo "Ma i giochi di ruolo sono pericolosi o è una leggenda urbana?"  nell'ottobre del 2017 che potete rileggere cliccando sul link. Dove racconto come il gioco di ruolo ha influenzato positivamente la vita di un ragazzo di 13 anni, come questo si sia poi trasformato in un progetto educativo prima nel mio oratorio andando a lavorare sul recupero di un gruppo di ragazzi di strada, e poi in una progetto sviluppato in un paio di centri di aggregazione giovanile della mia zona aiutando educatori e ragazzi a trovare un punto di dialogo.

Nell'articolo del Resto del Carlino si parla di giochi di ruolo generalizzando il concetto e creando uno strano miscuglio tra Giochi di Ruolo e Giochi Online. Si passa poi a parlare delle Escape Room e dei Murder Party (che non sono altro che la nuova veste delle cene con delitto). Poi si arriva a parlare dei giochi di ruolo dal vivo ovvero i LARP. Ed infine si parla dei Fury che putroppo non conosco minimamente. L'articolo termina dicendo: 
E i rischi? "Per quanto riguarda i giochi di ruolo in generale, se la struttura della personalià è sana, non ce ne sono - chiosa Pisano - : se invece si confonde se stessi con la maschara, allora si trasforma in psicosi"
Nulla da eccepire con quanto afferma lo psicoterapeuta Luca Pisano. Infatti il problema non sono i giochi di ruolo come inneggia il titolo del giornale. Ma il fatto che ci siano ragazzi lasciati allo sbando.

Il gioco di ruolo è invece un potente strumento in queste occasioni. E non lo dico io ma lo dicono gli esperti di pedagogia e psicologia . Girando in rete ho scovato diversi articoli e libri che parlano dell'argomento. Fabio Paglieri del Centro Interdipartimentale per la Ricerca sul Gioco (CIRG) dell'università di Siena,  ha scritto un pezzo dal titolo: "Il gioco di ruolo come sistema complesso: conseguenze pedagogiche e terapeutiche"  a seguito di un insieme di incontri tenuti con il gruppo di ricerca sul gioco di ruolo dell'università di Milano Bicocca. Ve ne consiglio una lettura, sono solo alcune pagine e possono essere molto interessanti sia per genitori che per educatori ed insegnanti. L'articolo si conclude dicendo: 
Il gioco di ruolo come strumento pedagogico e terapeutico si è rivelato un po’ più complesso del previsto nella misura in cui: 1) consente all’educatore di svolgere il suo lavoro in ruoli diversi, con diversi profili di autorità; 2) ammette e stimola interventi educativi di gruppo, con la compresenza di più educatori in ruoli differenti; 3) supporta interventi al contempo operativi e osservativi, con una valenza analitica trasversale ai vari ruoli e permettendo comparazioni fra essi; 4) incoraggia l’autoeducazione, sia nei singoli che nel gruppo
Certo qui si parla di gioco di ruolo all'interno di un percorso educativo. Ma si dice anche che il gioco "incoraggia l'autoeducazione" che è un punto estremamente importante!

Girando nella rete ho anche trovato un estratto del libro "Giochi di ruolo: estetica e immaginario di un nuovo scenario giovanile" di Marcello Ghilardi, ricercatore dell'università di Padova, e Ilenia Salerno. Libro che non conoscevo e ho subito acquistato. Ma leggendo gli estratti che google books mette a disposizione ci sono delle affermazioni estremamente interessanti:
Amicizie - " Una delle qualità più pregevoli del gioco di ruolo è la possibilità di stringere nuove amicizie. Soprattuto nel contesto del torneo è naturale incontrare tante persone e fare nuove conoscenze. Per quanto riguarda il GDR in generale, a cui si gioca in settimana, succede spesso di apprezzare molto lo stare con le persone piuttosto che il giocare in sè. Ho visto nascere molte amicizie intorno a questa esperienza".

Nei capitoli precedenti si parla del "patto ludico"
Durante il primo incontro di gioco si prende posto intrno ad un tavolo, in modo da potersi guardare in faccia. [...]
Tutti i partecipanti istituiscono in fase preliminare un tacito patto, in cui decidono di condividere la messa in scena di un mondo fantastico inventato da loro. Da qui in avanti, i giocatori dicentano i protagonisi della storia che il Master racconta volta dopo volta. [...] 
Durante lo scorso cartoomics una master della Need Game mi spiegava il loro concetto di sessione.  Il loro suggerimento è quello di esplicitare questo "patto ludico". Tutti i giocatori devono dire che cosa si aspettano dalla sessione per indicare al master ed agli altri giocatori i limiti entro i quali giocare e plasmare il mondo.

L'articolo del resto del carlino è esempio ancora una volta del cercare un titolo sensazionalistico senza andare a fondo del problema reale. L'Italia e l'Europa manifestano un grande "Disagio Giovanile e/o Adolescenziale". I ragazzi spesso crescono isolati nelle loro case senza possibilità reali di confrontarsi con coetanei e senza la presenza di figure educative forti.
Molto spesso si parla del fatto che i videogiochi sono una cosa negativa. Ma non è vero, l'errore è quello di noi genitori che scegliamo i videogiochi come sistema di intrattenimento lasciando i nostri ragazzi da SOLI al posto che passare del tempo assieme a loro. 
C'ero noi arriviamo a casa stanchi e vorremmo avere del tempo "nostro" ma non dobbiamo dimenticarci che è solo passando il tempo con i nostri figli che possiamo passargli i nostri valori.
Giochi di Ruolo e Giochi da Tavola, usati in famiglia sono proprio il modo migliore per passare del tempo con loro. In un sistema strutturato nel quale si ritorna alla semplicità e veridicità del mondo fisico.

2 commenti:

  1. Bellissimo post, i miei complimenti. La tematica è davvero molto interessante. Se posso, anche se forse un poco ai limiti dell'argomento trattato, vorrei condividere questo interessante video

    https://youtu.be/OTynipvVz8M

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